Ho iniziato a disegnare da bambino e non sono più riuscito a smettere.
Oggi sono un illustratore e ho avuto il piacere di collaborare con grandi brand come Jeep, Puma, Warner Bros, Kinder, Disney, Sony e tanti altri. Le mie illustrazioni sono state pubblicate su magazine e quotidiani internazionali come Wired UK, L’Espresso, Il Sole 24 Ore ed Il Corriere della Sera.
Negli ultimi anni ho partecipato a mostre ed eventi in tutto il mondo, ma non mi muovo mai da Vicenza, la mia città. Sono stato selezionato dalla Society of Illustrators di New York e candidato al Premio Boscarato al TCBF, anche se il premio più importante è poter fare il lavoro che ho sempre sognato.
Sono direttore artistico dell’Illustri Festival, insegno allo IED di Torino e alla Scuola Internazionale di Comics di Padova. Quando non lavoro a una di queste cose, passeggio con il mio cane.

Roma è come una vecchia canzone, ogni volta che l’ascolti ti fa venire i brividi. È una città che amo. È una città che odio. È come quel profumo che si metteva la mamma e ti faceva venire il mal di testa, ma che non può fare a meno di emozionarti ogni volta che lo senti nell’aria. Odio la sua bellezza e amo le sue contraddizioni. Provare a definire con un disegno parte della grandezza di Roma è una sfida che non potevo non accettare specialmente per un progetto come RomaID, che nella sua unicità è una bella sfida.